I servizi cognitivi di Azure, risultato di anni di ricerca in diversi settori dell’Intelligenza Artificiale, sono API, SDK e servizi che consentono agli sviluppatori di creare applicazioni intelligenti senza la necessità di specifiche competenze o conoscenze dirette di intelligenza artificiale e data science e consentono loro di aggiungere facilmente funzionalità cognitive alle proprie applicazioni.
Sostanzialmente l’obiettivo di Microsoft è quello di offrire dei servizi che possano dare un cosiddetto lato umano alle applicazioni e per far questo vengono sfruttate delle combinazioni di Vision, piuttosto che di Natural Language Processing, di Image Recognition, Machine Learning e Deep Neural Network.
Più nello specifico, ci sono 5 categorie che rappresentano ognuna un’area di servizi della piattaforma Cognitive:
- Vision
- Speech
- Language
- Knowledge
- Search
Giusto per fare un esempio esiste la parte Vision che racchiude tutta quella che è l’analisi e la rappresentazione di immagini e video o quella di Language che fornisce un modo rapido e semplice per determinare ciò che l’utente desidera analizzando le frasi per entità (sostantivi) e intenti (verbi), che possono quindi essere passate ai servizi appropriati per la ricerca ed esecuzione. Insomma, l’obiettivo di Servizi cognitivi di Azure è aiutare gli sviluppatori a creare applicazioni che possano vedere, sentire, parlare, comprendere e persino iniziare a ragionare. Cognitive Services fornisce funzionalità di machine learning per risolvere i problemi generali, ad esempio l’analisi del testo per i sentiment o l’analisi delle immagini per riconoscere oggetti o visi, come nel caso dell’applicazione CaptionBot, che è in grado, attraverso il ricorso all’intelligenza artificiale, di descrivere quello che è rappresentato in un’immagine o in una foto ad esempio categorizzando un documento in maniera automatica con tag che possono essere sfruttati dagli utenti per rintracciare in qualsiasi momento il documento in questione.
Tra le varie novità man mano introdotte da Microsoft spiccano anche Decisions, che permette di pianificare e organizzare riunioni, creare agende e condividerle o generare verbali relativi alle riunioni su Onenote o Word, tutto all’interno di Microsoft Teams. Sono inclusi anche Content Moderator e un servizio chiamato Personalizer, che grazie al reinforcement learning fornisce consigli a supporto di un decision-making più rapido e informato.
Microsoft porta l’intelligenza artificiale anche in Azure Search con la general availability della funzionalità cognitive search, che permette ai clienti di applicare gli algoritmi dei Cognitive Services per estrapolare nuovi insight da contenuti strutturati e non.
Infine, tra i numerosi aspetti che compongono i cognitive services, Microsoft ha introdotto Azure Blockchain Workbench, che ha dato agli sviluppatori un’interfaccia utente semplice per modellare applicazioni blockchain su un network preconfigurato supportato da Azure. Inoltre semplifica la creazione, la gestione e la governance di Consortium Blockchain Networks, permettendo alle aziende di concentrarsi sulla logica del flusso di lavoro e sullo sviluppo di app.
Infine L’azienda ha aggiunto nuovi prodotti e soluzioni in risposta alle esigenze dell’hybrid cloud e dell’Edge computing come Azure SQL Database Edge, ovvero un motore di database SQL ottimizzato per ambienti di calcolo ridotti con intelligenza artificiale integrata; questa soluzione combina lo streaming di dati con funzionalità AI in-database per abilitare l’intelligenza nell’Edge e permette agli sviluppatori di portare facilmente le applicazioni nell’Edge senza dover apprendere nuovi tool o linguaggi, offrendo un’esperienza coerente di programmazione. Rientra in questi nuovi prodotti anche IoT Plug and Play un nuovo linguaggio di modellizzazione aperto che permette di connettere i dispositivi IoT al cloud, offrendo una risposta a una delle principali sfide per gli sviluppatori: applicare le soluzioni IoT su vasta scala.
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